Natanti in Croazia 2024
Con l’avvicinarsi della stagione nautica 2024, sorgono discussioni e incertezze riguardo all’accesso delle imbarcazioni non immatricolate nelle acque territoriali croate. È cruciale non fidarsi delle dichiarazioni fuorvianti che sostengono che dal 1° gennaio 2024 i natanti non immatricolati saranno vietati in Croazia. Attualmente, ciò non è corretto, poiché all’inizio del 2024 non sono state implementate nuove regole. Tuttavia, è in preparazione una nuova normativa che potrebbe imporre restrizioni ai natanti non immatricolati in Croazia in futuro.
Attualmente, nel corso del 2024, non ci sono stati cambiamenti nelle procedure di emissione della tassa di navigazione (permesso) e nei prezzi relativi. Resta il fatto che la comunità nautica è in attesa dell’approvazione di una nuova normativa legale. Questa normativa potrebbe potenzialmente limitare il rilascio della cosiddetta ‘Vignetta’ e la navigazione dei natanti senza immatricolazione in Croazia. L’eventuale tempistica per l’attuazione di questa normativa è incerta cioè potrebbe verificarsi entro l’estate del 2024, in un secondo momento oppure mai.
Made in Italy
Eventuali modifiche introdotte dalla nuova normativa avranno un impatto sulla navigazione dei natanti non immatricolati in Croazia, allineandosi a diversi paesi come Slovenia, Francia e Grecia che già applicano restrizioni simili.
La maggior parte delle imbarcazioni non registrate proviene dall’Italia, poiché non c’è l’obbligo di registrare i natanti ossia le imbarcazioni fino a 10,00 m. In risposta a questa situazione, il governo italiano ha proposto la legge ‘Made in Italy’, prevedendo la creazione di un registro semplificato. Questo registro consentirebbe ai proprietari di imbarcazioni non registrate di iscriversi. La funzionalità e la tempistica di attuazione restano incerte, così come il riconoscimento di questo “documento” da parte degli altri paesi, simile al riconoscimento di una bandiera di stato. Tuttavia, questa iniziativa è lodevole e va nella giusta direzione.
Natanti Croazia 2024: Documenti richiesti per la tassa di navigazione
Finché non saranno introdotte nuove norme, il processo di emissione del permesso rimarrà invariato. Questo permesso o tassa di navigazione ha molti nomi tra i naviganti: permesso annuale, vignetta, tassa di navigazione. Il nome completo è: Tassa per la sicurezza della navigazione e la protezione del mare dall’inquinamento o più brevemente Tassa di notifica di arrivo dello yacht o della barca.
Per ottenere il permesso presso l’Ufficio del Capitaneria di porto sono richiesti i seguenti documenti:
- certificato di registrazione della barca,
- patente di navigazione (di guida),
- certificato di assicurazione (responsabilità civile),
- carta d’identità o passaporto.
Cosa succede se pago la tassa di navigazione ora e poi cambiano le regole?
Se si acquista la tassa di navigazione per l’imbarcazione non registrata (natante) ora e invece nel corso dell’anno cambiano le regole, non bisogna preoccuparsi, c’è una soluzione.
La tassa di navigazione è legata alla barca e una volta pagata per l’anno in corso, se cambiano le regole, non è necessario acquistare un nuovo permesso. Quello che bisogna fare è registrare la propria imbarcazione e aggiornare i dati sul permesso, chiamato cambio dati, con dati di registrazione della barca. I dati come la lunghezza della barca e la potenza del motore non possono essere cambiati o aggiornati perché quel cambio richiede la modifica del prezzo della tassa di navigazione. Invece tutti gli altri dati su proprietario, barca o bandiera possono essere modificati.
Mandinus offrirà gratuitamente la modifica dei dati sulla vignetta, nel caso di necessità, a tutti i clienti che acquistano la vignetta per il natante 2024 tramite noi.
Una volta pagata la vignetta, è legata all’imbarcazione. Se l’imbarcazione subisce modifiche, come cambio di proprietà o bandiera, non è necessario ripagare la vignetta nell’anno in corso, ma è possibile modificare solo i dati sulla vignetta senza ripagare.